Pubblico l’abstract del paper uscito a Settembre durante la conferenza Textile Interaction e scaricabile interamente a questo link in inglese.
“Negli ultimi dieci anni la produzione di massa è stata riconosciuta come altamente responsabile di avere un impatto critico sul pianeta. Molte aziende sono spinte da istituzioni e policy makers ad abbracciare l’economia circolare, tuttavia nuovi studi dimostrano che il riciclo non è sufficiente, se la produzione non diminuisce. In questo contesto, c’è una forte crescita di ricerca nell’ambito della fabbricazione digitale per sviluppare una produzione di multipli di uno senza perdita di complessità. Questo approccio emergente sta dimostrando che prodotti sostenibili, di alta qualità, di lunga durata e convenienti possono essere realizzati attraverso la creazione di nuovi modelli di business basati su prodotti fabbricati localmente, ad alta intensità tecnologica e on demand.

La pubblicazione presentata alla conferenza Textile Intersections presenta i risultati del progetto Paramatrix, una collaborazione transnazionale finanziata dall’UE nel progetto Worth, e una serie preliminare di implicazioni del passaggio dalla produzione di massa centralizzata a un modello di micro-fabbrica distribuita. Il flusso di lavoro implementato durante il progetto si concentra su complementi di arredo fabbricati digitalmente, personalizzati attraverso un sistema di fabbricazione basato su una matrice di sensori tessili tessuta a mano in grado di acquisire dati unici dal corpo dei clienti. Inoltre, il documento descrive il ruolo chiave che i makerspace hanno la capacità di attivare un ambiente di lavoro interdisciplinare e creare ponti tra la tradizione dell’artigianato tessile e i processi di fabbricazione digitale al fine di ridurre le barriere che le imprese di design e moda possono trarre vantaggio dall’innovazione tecnologica tessile in un ambiente di produzione sostenibile.”
One thought on “Dai tessuti intelligenti alla produzione on demand – un paper”