Articolo originariamente pubblicato su CheFuturo Quando mi ha scritto Viviana Narotzky, storica del design e presidente di ADI-FAD, sono rimasta piacevolmente stupita perché per la prima volta mi sarei ritrovata a raccontare di moda collaborativa in un contesto di puro design. L’evento intitolato “Open Design, Shared Creativity” (Design aperto, creatività condivisa) si è tenuto durante un forum internazionale organizzato proprio lo scorso luglio durante il Festival del Design a Barcellona, che ha riunito vari pensatori e sperimentatori intorno al tema dell’open design. Non si trattava del primo evento incentrato su questo tema in Europa, già ad Amsterdam e a Berlino lo scorso anno si era detto e fatto molto, specialmente a partire dal lancio del libro “Open Design Now! Why design cannot remain exclusive” (Design aperto ora! Perché il design non può rimanere esclusivo) che oggi è considerato una sorta di reader per chi vuole capire lo stato dell’arte delle riflessioni sul design dai codici aperti. Il libro, una raccolta di
read more Come hackerare una sedia nell’era dell’open design