(testo italiano sotto)
an artwork by Zoe Romano, Giorgia Petri, Laura Migliano
DESCRIPTION
The 16th century was a time of medical revolution. Many pioneering researchers gathered new evidence from human dissections challenging accepted views on anatomy, and especially the bodies of women and men.
The 1559 edition of Thomas Gemini’s Compediosa Totius Anatomie Delineatio features a depiction of a semi-dissected female torso, and the book’s original owner cut away a neat triangle of paper on which the vagina would have been drawn.
It’s important to understand how the 18th century negation of civil rights for women can be justified in the framework of liberal thinking. For the theorists of the state of nature, an appeal to women’s natural rights could only be countered by the evidence of natural inequality between the two sexes. Thus, a fundamental paradox has emerged in the history of modern science: female anatomy has been largely manipulated, if not excluded, by science and the results of science have often been used to justify their social exclusion.
For the first drawing of the clitoris we have to wait 1844, by Georg Ludwig Kobelt.
Nonetheless, the clitoris still represent an organic appendix to conceal, as well as physically through the FGM but also in school books.
The clitoris still represents the “Maddalena”, the pleasure that has to be punished, the sin of non-submission.
The proposed image is that updated recently in the French school books, where the clitoris appears in the female genital system for the first time. The work is an allegory of female pleasure, its pulsation and its pride, fixed on embroidery circles, emblem of the woman’s social function – homely – as opposed to the subject on display.
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The images are silk-screened on the embroidery hoops textiles. In the central circle, an electronic device heats and cools the thermochromic ink of which the clitoris is made, making it appear and disappear randomically.
Silk-screened textile on embroidery hoops. In the central circle, an electronic device running on Arduino heats and cools the pink thermochromic ink.
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FIAT VOLUPTAS TUA
di Zoe Romano, Giorgia Petri, Laura Migliano
Il 16° secolo è stato un periodo rivoluzionario per quanto riguarda la medicina. Molti ricercatori pionieristici sezionando corpi umani raccolsero nuove evidenze che sfidavano i punti di vista accettati all’epoca specialmente sui uomini e donne.
L’edizione del 1559 del Compediosa Totius Anatomie Delineatio di Thomas Gemini, mostra un torso di donna semi-sezionato e ll possessore originale del libro ritagliò il triangolo di carta della pagina del libro dove era illustrata la vagina.
E’ importante capire come in questo contesto la negazione dei diritti civili alle donne era giustificata all’interno del pensiero liberale. Per i teorici dello stato di natura, si poteva fare appello ai diritti naturali della donna solo controbattendo all’evidenza di una ineguaglianza naturale tra i due sessi. In questo modo, è emerso un paradosso fondamentale nella storia della scienza moderna: l’anatomia femminile è stata largamente manipolata, se non esclusa, dalla scienza e i risultati della scienza sono spesso stati usati per giustificare l’esclusione sociale delle donne.
Per la prima illustrazione del clitoride dobbiamo aspettare le illustrazioni di Georg Ludwig Kobelt nel 1844.
Nonostante ciò, il clitoride ancora rappresenta un’appendice organica da nascondere, anche fisicamente attraverso il MGF ma anche nei libri di scuola.
Il clitoride rappresenta la “Maddalena”, il piacere che deve essere punito, il peccato della non-sottomissione.
L’immagine proposta è quella recentemente aggiornata nei libri di scuola francesi, dove il clitoride appare per la prima volta nel sistema genitale femminile. Il lavoro è un’allegoria del piacere femminile, il suo battito e la sua fierezza – fissato su cerchi da ricamo, emblema della funzione sociale della donna – accogliente – in opposizione al soggetto in mostra.
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Le immagini sono serigrafate sul stoffa e fissate su cerchi da ricamo. Il cerchio centrale contiene un dispositivo elettronico che scalda e raffredda l’inchiostro termocromico con cui è illustrato il clitoride, facendolo apparire e sparire randomicamente.
ZOESCOPE 