Il sistema dei Makers per Out of Fashion a WeMake

A meta’ gennaio (venerdi’ 16 e sabato 17) ospitiamo presso Wemake Makerspace un modulo di Out of Fashion, primo corso di formazione sulla cultura della moda consapevole, etica e innovativa. Oltre a esaminare l’ecosistema dei makers e il concetto di Brand open source sviluppato da Serpica Naro e continuato nel progetto Openwear, introdurro’ alle tecnologie di prototipazione rapida con un percorso teorico e pratico su lasercut e stampa 3d: Da una parte l’etica, dall’altra una nuova metodologia di lavoro a partire dalla tecnologia digitale come opportunità per il sistema della moda. Verrà affrontato il concetto di brand dai codici aperti e le potenzialità di un’evoluzione verso una nuova prospettiva del lavoro nella moda fondata sulla condivisione, la collaborazione e l’innovazione. Dal brand open source alla digital fabrication, passando per l’ecosistema di Makers e alcuni esempi di imprese creative con obiettivi e finalità fuori dagli schemi di start-up classica. Workshop pratici di prototipazione e produzione on demand sull’utilizzo della lasercut e dei comandi di

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Journal of peer production on Shared Machine Shops

Reflecting on the real impact of Maker Movement and next steps in the Journal of Peer Production Issue #5: Despite the marketing clangour of the “maker movement”, shared machine shops are currently “fringe phenomena” since they play a minor role in the production of wealth, knowledge, political consensus and the social organisation of life. Interestingly, however, they also prominently share the core transformations experienced in contemporary capitalism. That is, for the individual: the convergence of work, labour and other aspects of life. Moreover, on a systemic level: the rapid development of algorithmically driven technical systems and their intensifying role in social organisation. Finally, as a corollary: the practical and legitimation crisis of modern institutions, echoed by renewed attempts at self-organisation. Contribution by various protagonists of the makers’ scene. Here’s the executive summary: Shared Machine Shops are not new. Fab Labs are not about technology. Sharing is not happening. Hackerspaces are not open. Technology is not neutral. Hackerspaces are not solving

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Maker al femminile, la tecnologia è un affare da donne

(articolo pubblicato su Linkiesta) Prendi una borsa o una maglia di lana. Puoi farle a mano con ferri e gomitolo, o usando la tecnologia con una macchina a controllo numerico e una tagliatrice laser, e magari confezionarle con un bel circuito o microchip da collegare allo smartphone. «Basta puntare sulla realizzazione di un oggetto finale concreto e anche le donne possono essere interessante al mondo dei maker», dice Zoe Romano, fondatrice del laboratorio WeMake e protagonista della due giorni “Makers al femminile-Fashion goes interactive” al Museo della scienza di Milano (8 e 9 novembre). «Se organizzo incontri in cui si dice “impara a usare questa tecnologia”, mi ritrovo solo maschi. Se dico “impariamo a costruire una lampada con una stampante 3d”, mi trovo anche le donne». Cambia l’approccio, ma la tecnologia resta, contro ogni stereotipo di genere che vuole le donne poco inclini alla scienza e gli uomini poco abili nel saper fare manuale.

ItaliaDesign series visited Milan (and WeMake) last june

Italia Design is an undergraduate field school and research program offered by the School of Interactive Arts + Technology (SIAT) at Simon Fraser University in Vancouver, Canada. The most significant contribution to the field are interviews conducted with emergent and established players in the Italian design community. Each year, a new team builds on the previous year’s research. Gruppo Nove, the ninth group of senior design students to embark on this adventure together with Prof.Russell Taylor , came and visit me in May 2014  to discuss around design and what I do at Arduino and WeMake, the makerspace I recently founded in Milan. Here’s the result of that meeting and at this link you can find all the other interviews (don’t miss Giorgio Olivero, Enrico Bassi and Giulio Iacchetti videos!):