(originally created and posted on CheFuturo) “Oggi sono qui per parlarvi di un tema che mi sta molto a cuore. Porto con me un dispositivo medico, un pacemaker che genera ogni singolo battito del mio cuore. E come posso fidarmi del mio stesso cuore quando è controllato da una macchina che gira su codice proprietario e senza alcuna trasparenza?” Così ha iniziato il suo intervento Marie, al 32esimo Chaos Communication Congress che da più di 30 anni, nella settimana tra Natale e Capodanno, ospita una serie di interventi sul tema della sicurezza, crittografia e libertà di parola in rete e accoglie circa 13 mila persone per 3 intensi giorni fatti di scambio di conoscenze, esperimenti, sessioni di studio, hacking di qualsiasi cosa. LA STORIA DI MARIE E DEL SUO CUORE DIGITALE La storia di Marie inizia 4 anni fa quando il suo cuore ha iniziato a battere troppo lentamente ed in emergenza le è stato impiantato un pacemaker, come accade a
Makers/Making
Documentario Makers
Prima che arrivasse WeMake ci chiamavamo WeFab e organizzavamo iniziative sui Makers a Milano: Matteo Ninni e il suo team Caterina Sarubbi e Paolo Tardugno nei primi anni della scena Maker italiana erano spesso presenti e curiosi di conoscere i dettagli di questo nuovo mondo intervistandone i suoi protagonisti. E questo documentario ospitato dalla Nuvola del lavoro e’ il risultato che val la pena condividere. L’intervista che mi hanno fatto si e’ tenuta presso uno degli appuntamenti di Popupmakers, insieme a Bertram Niessen.
L’intervista | Massimo Banzi: “Con la Maker Faire 2014 torna l’Italia che sa innovare davvero”
L’intervista pubblicata su CheFuturo è un progetto a quattro mani con Sabina Barcucci*, Lab Manager del MUSE FabLab. ——– Il tempo vola. Siamo ancora ubriachi dalla scorsa edizione di Maker FaireRome ed è già il momento di dedicarsi a quella del 2014. Sabato 29 marzo è uscita la Call for Makers che lancia nuove sfide e soprattutto promette una kermesse più grande e più densa da qui a pochi mesi. Sarà impegnativa, ci dicono Massimo Banzi e Costantino Bongiorno – rispettivamente co-curatore e responsabile della disseminazione e della Call for Makers – perché l’aspettativa è alta e la rete europea dei maker si è infittita. E’ un buon momento quindi per fare il punto sulla scorsa edizione insieme a Massimo e Costantino e per mettere sul piatto i reali risultati ottenuti dopo Maker Faire 2013: reti italiane e europee, attenzione da diverse fasce di età, esplosione della maker-mania anche a livelli istituzionali. L’Italia che tanto fatica ad (auto?) rappresentarsi come luogo di innovazione sta in realtà covando davvero tante cose e
3 minuti per parlare di Makers, Arduino Day e WeMake a Repubblica Next
Sabato 29 Marzo, dopo aver trascorso tutto il giorno a WeMake insieme a 300 persone appassionate di Arduino, ho partecipato all’evento Next – Repubblica delle Idee, curato da Riccardo Luna. QUi trovate una piccola intervista di accompagnamento e a breve il video dalla sala Melato del Teatro Piccolo ! Con me sono intervenuti Innocenzo Rifino di Digital Habits con Cromatica e Piero Santoro di Yradia con MEG a presentare i due progetti basati su Arduino e in partenza con le campagne di crowdfunding! Ecco il video: Repubblica Next – Zoe Romano
Gauntlett: “Il movimento maker è maturo. Fare e condividere cambieranno l’economia”
(originally created and posted on CheFuturo) Chi è stato alla Maker Faire di Roma, chi se l’è sentita raccontare perché non ci è potuto essere, chi ci è stato un giorno solo e quelli che invece l’hanno costruita lungo tutta la settimana hanno provato una sensazione comune: Sono stati travolti da un’energia trasformativa straordinaria fatta di progetti ma soprattutto di persone. Ancora non riusciamo a spiegarci esattamente qual’è stata la ricetta che ha portato a tale risultato. Ma alcune considerazioni possiamo farle specialmente insieme a qualcuno, come David Gauntlett, che negli ultimi due anni ha riflettuto su alcuni temi che sono al centro della Maker Faire dal suo inizio. Pochi sanno, per esempio, che la Maker Faire di Roma è stata sí una fiera ma con un format particolare, mai collaudato in Italia in questo ambito, e che la avvicina più al modo in cui si organizzano le mostre d’arte rispetto alle fiere commerciali. Nata nel 2006 negli Stati Uniti
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